Le emozioni sono il segnale che c’è stato un cambiamento nella percezione del nostro mondo interiore o esteriore. Possono essere attivate da eventi interni ed esterni.
L’arte è un mezzo potente di emersione di contenuti, di raccordo col personale universo interiore.
Acquisisce un valore legato alla propria identità, alla memoria storica personale che si assimila a quella di un luogo o di un’opera.
I luoghi della cultura hanno come finalità non soltanto la capacità di conservare, ma anche quella di comunicare e diffondere la cultura.
Il termine edutainment, come crasi fra education (= apprendimento) ed entertainment (= carattere di intrattenimento ludico), è stato usato per la prima volta poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale dalla Walt Disney Productions, per una serie di mini documentari sulla natura, degni di svariate statuette Oscar.
Gli strumenti digitali, tanto quanto la mediazione artistica, consentono la co-creazione condivisa di nuovi modelli di fruizione dell’esperienza culturale, che si avvale in tal modo di contenuti aggiuntivi prodotti durante l’esperienza stessa ed in questa integrati.
Le arti creano coesione e benessere, riducendo il costo dei servizi medici, come ne dà evidenza anche la Rivista trimestrale 2/2017 dell’Associazione per l’Economia della Cultura, delucidando come “l’arte sia un luogo sia materiale che simbolico di condivisione, quando si presenta con processi di ricerca, espressione e comunicazione capaci di attivare risorse fisiche, intellettuali, emotive e sensoriali utili per materializzare in forma estetica il mondo interiore e le esperienze del soggetto creatore quanto del fruitore”. Specificamente la teoria narrativa suggerisce che nel momento in cui ciascuno di noi racconta le proprie storie, evocate dalla lettura di un brano, dalla visione di un oggetto, dall’ascolto di altre storie, allora crea e ricrea se stesso in base all’esigenza personale che in quel presente è più in figura rispetto alle altre esigenze, e di cui razionalmente poteva non essere consapevole (un conflitto relazionale, una difficoltà di comunicazione o di scelta). In questo modo l’approccio di counseling diventa breve e focalizzato sulla soluzione.